sabato 14 maggio 2011

51° Stormo Caccia


Si è inaugurata quest'oggi e durerà fino al 2 ottobre, presso l'aeroporto civile "Arturo Ferrarin di Thiene (prov. di Vicenza) la mostra fotografica, promossa dall'Associazione Dogfight, dedicata al 51° Stormo Caccia. L'occasione è per tutti gli apassionati di Aeronautica Militare di effettuare eventuali lanci in tandem con il paracadute, voli turistici, prendere contatto con le varie scuole di volo presenti in aeroporto, ma, soprattutto, ripercorrere con una splendida galleria d'immagini fotografiche la storia del mitico 51° stormo caccia.

Il 51° venne costituito attorno alla fine degli anni trenta con la fusione della 351ª, 352ª e 353ª Squadriglia appartenenti al 20° Gruppo Volo e della 354ª, 355ª e 356ª Squadriglia.

Vogliamo qui brevemente ripercorrere la curiosissima storia del distintivo del 51° Stormo, che raffigura un gatto che artiglia tre topolini. I velivoli del 12° Stormo, costituiti dai bombardieri SM-79, fiore all'occhiello della Regia Aeronautica, riscuotevano grandi successi nelle gare di velocità aerea sulle crociere a lungo raggio, avevano dipinto sulla fusoliera dei trimotori tre sorcetti verdi.
Nell'accesa rivalità con i "cacciatori" del 52° Stormo Caccia, equipaggiati con gli obsoleti biplani FIAT CR32, il reparto del 12° Stormo aveva sempre la meglio.

Durante una missione addestrativa svolta sulla città di Roma, i velivoli SM-79 "Sparviero" si confrontarono con l'equipaggio della 351^ Squadriglia del costituendo 51° Stormo (che nascerà il 1° ottobre del 1939, equipaggiato con i nuovi e più moderni monoplani Fiat G.50.

Nell'occasione la 351^ squadriglia riuscì a neutralizzare l'azione simulata di bombardamento che vedeva impegnati i "sorci verdi" del 12° Stormo nell'azione di aggressione e attacco della capitale. Alla fine della missione, all'apice della grande euforia per aver sconfitto i blasonati avversari, i piloti dei caccia coniarono una frase destinata a diventare famosa e ripresa come motto popolare: "Finalmente i signori dei "Sorci Verdi" hanno trovato il loro gatto!".

Per suggellare il goliardico sfottò, il tenente pilota Vincenzo "Bill" Sant'Andrea, abile disegnatore, ridisegnò lo stemma ufficiale del reparto, che originariamente prevedeva un lupo rosso su fondo nero, con un gatto nero che artiglia i tre "sorcetti verdi". L'idea piacque talmente che venne deciso di adottare il disegno estemporaneo come distintivo del 51º Stormo Caccia.

La storia del "Gattaccio" e dello sfottò arrivò comunque a conoscenza dello Stato Maggiore dell'Aeronautica che non approvò del tutto il nuovo simbolo. Non volendo far sfigurare troppo i "Sorci Verdi" del 12º Stormo da bombardamento, reparto che con la sua notorietà aveva glorificato le imprese del regime fascista ed al quale apparteneva Bruno Mussolini (figlio terzogenito del Duce), si decretò che i tre topolini dovevano essere dipinti in grigio anziché in verde; a malincuore i piloti del 51º Stormo ottemperarono alla disposizione.

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