venerdì 31 dicembre 2010

Croce di Anzianità Servizio Croce Rossa Italiana


Al personale della Croce Rossa Italiana che abbia maturato un periodo di anzianità di servizio pari ad almeno 15 o 25 anni di attività, viene riconosciuta la c.d. croce di anzianità rispettivamente di seconda e prima classe.

L'insegna è costituita da un nastro largo 37 mm. di colore bianco, recante ai lati due pali verticali di colore verde, uno esterno di 6 mm. ed uno interno di 1 mm. posto alla distanza di mm. 2 dall'altro.

La Croce di anzianità per i 25 anni di attività ha una finitura dorata; al centro è contenuto un dischetto riproducente l'emblema della croce rossa; sul retro è riprodotto il numero il numero in cifre romane XXV.

La Croce di anzianità dei 15 anni di attività ha invece una finitura argentata contenente al centro la simbologia di cui sorpa; nel verso della croce è riprodotto il numero XV.

La forma terminale delle braccia della Croce è leggermente arcuata.

L'insegna riservata al personale civile dell’Associazione si caratterizza per una fascetta metallica argentata o dorata recante il motto "Fidelitas", che viene posizionata sul nastro cui è appesa la croce metallica.

Per il personale mobilitabile dell’Associazione la Croce di Anzianità è munita di un nastrino largo 37 mm. bianco, identico per caratteristiche a quanto già sopra descritto, ma al centro dell'insenga viene collocata una stelletta dello stesso
metallo della Croce.

giovedì 23 dicembre 2010

Occhiali Tattici da Combattimento



In questi ultimi anni numerose aziende specializzate nel settore hanno dedicato particolare attenzione agli occhiali tattici militari con un crescendo di offerte che tengono conto degli elevati meccanismi di ricezione della luce di cui sono dotati i nostri occhi.

L'importanza è ancora più accentuata a livello militare o per gli appassionati di softair, dove cecchini e tiratori scelti devono attentamente valutare il bersaglio in considerazione dell' esposizione alla luce solare, a riflessi e rifrazioni che possono distorcere la percezione visiva del target.

Non si tratta quindi di garantire solo una perfetta efficienza dei nostri organi sensoriali, ma di offrire agli operatori del settore le migliori condizioni di operatività con i più elevati standard qualitativi.

Fra le innumerevoli proposte interessanti segnaliamo ai professionisti questo modello di occhiali tactical in policarbonato UV 400 con lente nera opaca avvolgente, idonea a garantire una protezione periferica dell'occhio.

Gli occhiali sono contenuti in un pratico astuccio che prevede un set di lenti bianche e gialle intercambiabili dal ponticello, una montatura neutra - per chi indossa gli occhiali da vista - e due cinghie elasticizzate da allegare alle stanghette e da indossare su casco.

martedì 21 dicembre 2010

Tactical Vest Molle Chest Carrier



Costruito in nylon da 1000 Denier il tactical vest si compone di due parti, unite fra loro tramite un sistema di sgancio rapido. Il giubbino tattico è realizzato in modo da offrire la protezione dell'intero busto, adattandosi in modo preciso al corpo dell'operatore.

Facile e veloce da vestire, è concepito per offire il massimo comfort all'operatore e consentire di poter fare tutti i movimenti necessari per poter utilizzare senza alcun problema l'arma o condurre veicoli.

Con gli spallacci dotati di imbottiture amovibili, il tactical vest è costruito a misura unica regolabile attraverso la maniglia frontale. Le bande elastiche laterali offrono una perfetta aderenza al corpo del giubbetto.

Il chest è accessoriato con tasca anteriore multiuso, una utility pouch di medie dimensioni con chiusura a cerniera per il trasporto di materiale vario
La zona anteriore prevede cinque giberne per serbatoi da 30 colpi cal. 5,56 Nato cadauna. La parte superiore del pettorale è accessoriata con una plca con una tasca interna, una tasca esterna ADMIN e due porta caricatori per arma corta e bande a velcro per l'applicazione di targhette identificative.

La zona retroschiena è interamente rivestita di passanti a Molle.

giovedì 16 dicembre 2010

Berretto Capo della Polizia di Stato



Analogamente a quanto accade per il Comandante Generale dell'Arma Carabinieri, proposto dal ministro della difesa, e per il Comandante Generale della Guardia di Finanza, nominato su indicazione del ministro dell'economia, il capo della polizia e/o direttore generale della pubblica sicurezza è un prefetto incaricato dal presidente della Repubblica su deliberazione del Consiglio dei ministri, dietro proposta del ministro dell'interno, a dirigere la Polizia di Stato.

Il direttore generale della pubblica sicurezza riveste quindi il duplice ruolo di comandante della polizia e direttore di un dipartimento del Ministero dell'interno.


Il capo della polizia ha il compito di amministrare questioni burocratiche del Corpo, garantendone il buon andamento, rappresenta l'Istituzione presso il capo dello stato, il governo ed altri organi costituzionali italiani o esteri; presenzia alle cerimonie di giuramento degli allievi commissari, ispettori e agenti, nonché alle celebrazioni degli anniversari e le feste del Corpo.

Per ottemperare alle proprie funzioni viene coadiuvato da tre vicecapi anch'essi provenienti dal Corpo prefettizio e divisi in tre funzioni principali:

Vicecapo - vicario: è da considerarsi il 1° dei tre vice ed è responsabile di sostituire il capo in caso di impedimento oltre ad esserne il più stretto collaboratore.
Vicecapo - direttore centrale polizia criminale: dirige tutte le attività di indagine e di polizia criminale e giudiziaria.
Vicecapo - attività coordinamento e forze di polizia: specializzato nel coordinamento tra i vari copri specialistici e nelle attività del Ministero dell'interno.
Per il vice capo - vicario è anche prescritta l'avvenuta appartenenza, prima dell'accesso alla carriera prefettizia, alla Polizia di Stato.

Il berretto raffigurato qui a lato è realizzato in cordellino blu scuro, conforme all'uniforme ordinaria con il fregio ricamato a mano in canottiglia dorata su panno cremisi; è munito di fascia e soggolo a treccia con quattro trine dorate.

martedì 14 dicembre 2010

Cappello Alpino


Una delle peculiarità nell'abbigliamento degli alpini è senza dubbio rappresentata dal cappello che sostituì il chepì della fanteria. Il copricapo era realizzato in feltro di forma tronco conica con cupola bombata e falda larga, fascia e sottogola in cuoio. Il fregio frontale era la classica stella a cinque punte in metallo bianco con numero della compagnia nel tondino.

Sulla sinistra vi era una coccarda tricolore, semicoperta dalla fascia in cuoio, con bottoncino centrale in metallo bianco e, al di sopra, un galloncino rosso a "V" rovesciata, sotto al quale era applicato il distintivo di grado (gallone rosso per caporali e caporal maggiori, d'argento per sottufficiali) sempre a forma di V rovesciata.

Compariva, infine, il primo elemento distintivo tradizionale degli alpini, la penna nera di corvo fissata dietro la coccarda, leggermente inclinata all'indietro.
Il cappello degli ufficiali era identico, tranne per la penna, d'aquila, e la mancanza del galloncino rosso, sostituito da galloncino di grado, sempre a V rovesciata.

Nella tenuta di marcia veniva portata sul cappello una copertura di tela bianca sulla cui parte anteriore era dipinto, in nero, il numero della compagnia.

Nel 1880 il fregio a stella del cappello fu sostituito da un nuovo modello in metallo bianco raffigurante l'aquila ad ali spiegate che sormonta una cornetta con al centro il numero del battaglione. Dietro la cornetta spuntava un trofeo di due fucili, una scure ed una piccozza incrociati, circondato da una corona di foglie d'alloro e di quercia.

La coccarda tricolore (precedentemente sul finaco sinistro del cappello) passò sul davanti, sottostante al fregio, mentre a sinistra venne applicata una nappina di lana rossa con ovale nero sul quale era ricamato in bianco il numero della compagnia.

Gli ufficiali adottarono in quel periodo un nuovo cappello di panno turchino scuro con visiera in cuoio nero e fascia in velluto nero filettata superiormente e inferiormente di panno scarlatto. Il cappello aveva una filettatura argentata sul bordo superiore e filetti verticali, due laterali ed uno posteriore. I galloni argentati di grado erano cuciti sulla fascia.

Il fregio di questo berretto completamente nuovo era ricamato in argento e rappresentava una corona reale sormontante una cornetta sovrapposta a due fucili incrociati.

Lo stesso fregio, ricamato in argento per sottufficiali e in lana rossa per la truppa, fu applicato anche sul berretto a due punte con visiera in sostituzione di quello raffigurante la stella.

E' nel 1906, con l'introduzione della nuova uniforme grigio verde che i cappelli alpini divennero di feltro colore grigio terra, a tesa larga con fascia in cuoio dello stesso colore del copricapo attrono alla cupola.

Sulla sinistra vi era un gallone verde a V rovesciata (d'argento per gli ufficiali), mentre al centro era posto il fregio raffigurante una cornetta e due fucili incrociati con sovrapposta un'aquila coronata, il tutto ricamato in lana verde per la truppa e in filo d'argento per gli ufficiali.

Il nuovo cappello più leggero del precedente consentiva all'alpino di sparare anche nella poszione "a terra" senza toglierselo.

giovedì 9 dicembre 2010

Piastrine Militari US Dog Tags


A causa della somiglianza con le targhette dei cani, dog-tags è il nome informale delle targhette d'identificazione indossate dai militari americani. Le piastrine militari sono impiegate principalmente per l'identificazione di dati personali o per quelle informazioni mediche (come il gruppo sanguigno, allergie o vaccinazioni) che possono rendersi necessarie in caso di urgenti trattamenti sanitari.

Le piastrine (aventi 6 cm. di lunghezza, 4 di altezza 1 mm. di spessore), sono generalmente fabbricate in alluminio o acciaio inossidabile, resistenti alle corrosioni, ruggini e all'usura, ma in tempo di guerra sono state prodotte con metalli meno nobili.

Il metodo dello stampaggio è quello della punzonatura originale, realizzato grazie alla Graphotype class 350, che incide con l'inconfondibile carattere che vedete qui visualizzato e che rimane inalterato nel tempo.

Col foglio d'ordine 204 del 20 dicembre 1096 gli Stati Uniti hanno introdotto l'impiego delle dog-tags tra le forze militari.

"Un tag di identificazione in alluminio, dalle dimensioni di un mezzo dollaro d'argento e di adeguato spessore, timbrato con il nome, grado, società, reggimento , o corpo di chi lo indossa, saranno indossati da ogni ufficiale e soldato semplice dell'esercito ogni volta che il campo kit viene indossato, l'etichetta deve essere sospeso dal collo, sotto i vestiti, da una corda o perizoma passato attraverso un piccolo foro nella scheda. E 'prescritto come parte della divisa e quando non è indossato come qui indicato sarà abitualmente tenuti in possesso del proprietario. Il tag verrà emesso da Quartermaster's Department gratuitamente a militari di truppa e al prezzo di costo agli ufficiali".

Marine Corps e Special Forces americani non hanno l'incisione del numero di matricola per evitare tracce o indizi che possano far supporre la presenza di corpi speciali e, dunque, lo svolgimento di missioni segrete, sia perchè contrasterebbe con l’attività di resistenza agli interrogatori.

Il kit prevede le tradizionali catenine a pallina, della lunghezza di 60 e 12 cm. su ciascuna delle quali vengono allegate le piastrine munite di gommino silenziatore, che cinge il bordo delle tags e utile a eliminare il fastidioso tintinnio del metallo.

In caso di decesso del militare, viene asportata dalla salma solo la piastrina legata alla catenella più corta.

Diverse sono le piastrine italiane, che contengono le informazioni su due copie e sono concepite per essere spezzate facilmente in due parti.

Le piastrine militari sono oggi un prodotto di moda militare giovanile su cui vengono incisi i dettagli di un persona, le proprie convinzioni o gusti, una citazione preferita, oppure possono recare il nome di una band musicale o di un artista. Alcune persone preferiscono trascrivere il numero di un cellulare in caso di emergenze o riportare problemi di salute, cardiaci o di epilessia.

La personalizzazione delle due piastrine militari può essere fatta qui oppure in questo link per chi desidera acquistare una singola piastrina militare incisa con catenina e gommino silenziatore.

mercoledì 8 dicembre 2010

Fondina Shockwave Concealment


La fondina Shockwave è la serie più avanzata di fondine in polimero stampato ad iniezione, ha una estrema facilità d'uso, di estrazione e al tempo stesso offre anche un efficace sistema di sicurezza.

Il materiale polimerico è altamente resistente all’abrasione, agli urti e a tutte le condizioni atmosferiche. La fondina Shockwave è disponibile in due versioni:
• aperta sopra, più adatta per un uso in abiti borghesi e quindi di occultamento, con il solo sistema di sicurezza che agisce sul ponticello.
• chiusa sopra, adatta ad un’ uso professionale in divisa o in abbigliamento tattico con il doppio sistema di sicurezza che agisce sia sulla parte superiore dell’ arma sia sul ponticello. 100% Made in Italy. Il sistema shockwave concealment di sicurezza automatico sul ponticello è brevettato. All’inserimento dell’arma in fondina la sicura entra automaticamente, mentre per l'estrazione basterà premere con il dito la leva situata al di sotto dell’ impugnatura. Molla di ritenzione sulla canna e doppio kit passante incluso.

La fondina Shockwave è concepita per i seguenti modelli di arma: Beretta 92/96/98/Brigadier Auto 5", Glock 17/22/31/37 Auto 4 1/2" Glock 19/23/25/32/38 Auto 4" Heckler & Koch USP Compact/P2000 Auto 3 1/2" Heckler & Koch USP Standard Auto 4 1/4".

sabato 4 dicembre 2010

Guardia Particolare Giurata


La guardia giurata, propriamente detta "guardia particolare giurata" (GPG), è la figura professionale riconosciuta dallo Stato ex art. 133 TULPS idonea alla tutela di beni, mobili ed immobili di privati o enti anche pubblici.


Non può invece essere preposta a presidio dell'incolumità delle persone, che è di esclusiva prerogativa dell'Autorità di PS. Le Guardie Giurate fanno riferimento quasi sempre ad un Istituto di vigilanza privata e più di rado a enti o privati purché diretti proprietari dei beni da tutelare.

La funzione "guardia particolare giurata" è soggetta a rinnovo biennale previa verifica dei requisiti psico-fisico-attitudinali da parte della pubblica autorità.

Dal punto di vista tecnico-giuridico , la guardia particolare giurata è un "incaricato di pubblico servizio" e recente giurisprudenza di legittimità ne ha riconosciuto la qualità di "agente di polizia giudiziaria" e di "pubblico ufficiale" laddove siano chiamati a a prestare soccorso ad altri agenti o ufficiali di pubblica sicurezza Art.139 TULPS.

Nei mansionari previsti, le GPG possono redigere verbali in relazione al servizio cui sono destinate e che fanno fede in giudizio fino "prova contraria" e non a fino a "querela di falso", come avviene per gli agenti di polizia giudiziaria.

Il "porto di pistola" di cui sono quasi sempre dotate le GPG è per "difesa personale"; dà quindi diritto al porto, anche fuori servizio, in tutto il territorio nazionale con le limitazioni imposte dalla legge (non si può ad es. portare l'arma negli stadi, nei seggi elettorali, nelle pubbliche assemblee, riunioni politiche, ecc.). Ne consegue che anche l'uso dell'arma ha un ambito ridotto rispetto ad un pubblico ufficiale: possono farne uso - anche in servizio - solo per legittima difesa (anche di terze persone) e ne viene concesso l'uso legittimo come agli agenti e ufficiali di pubblica sicurezza per la repressione in flagranza di determinati delitti.


Anche il rinnovo del "porto d'armi" è biennale e solitamente coincide con quello del "decreto di nomina". Alle GPG che prestano servizio armato, quindi, vengono rilasciate due differenti "autorizzazioni di polizia", seppur collegate fra loro; questo perché in qualche luogo i regolamenti delle questure prevedono solo il servizio disarmato, come nel caso del controllo negli aeroporti; in altri casi, lo stesso cliente dell'Istituto di vigilanza richiede guardie prive di pistola. Di conseguenza, anche se raramente, alcune prefetture rilasciano il decreto ma non il porto.


Alle guardie particolari giurate, e agli istituti di vigilanza dai quali esse per lo più dipendono, i titoli vengono rilasciati dalla prefettura, mentre il controllo sull'operato è espletato della questura. Il regolamento provinciale sulle modalità del servizio e le dotazioni sono di competenza del questore.

sabato 27 novembre 2010

Medaglia Benemerenza di 1^ Classe della Croce Rossa



La medaglia di benemerenza è destinata a premiare chi concorre alle necessità finanziarie e alla promozione degli ideali dell’Associazione Italiana della Croce Rossa ed è concessa per il compimento di azioni che pur raggiungendo la soglia di "ordinarietà" non possiedono quei requisiti di eccezionalità e specialità che contraddistinguono le concessioni di merito.

La ricompensa di benemerenza ha il fine di premiare:
1) il personale dell’Associazione
per il costante e lodevole comportamento nell’adempimento dei propri doveri e/o per elevato rendimento in servizio, nel lavoro quotidiano, nell’assolvimento dei compiti, delle mansioni e degli obiettivi affidati, che abbia dimostrato non comune solerzia, impegno ed abbia improntato a particolare efficienza i comportamenti propri e dei collaboratori;
2) terzi estranei che in maniera diversa sovvengano al soddisfacimento delle necessità della Croce Rossa Italiana attraverso lo svolgimento di attività, servizi, prestazioni di collaborazione o lasciti, donazioni, oblazioni e sovvenzioni;
b) che tramite la promozione degli ideali abbiano contribuito ad accrescere o sviluppare determinati rami dell’attività dell’Associazione stessa.


Le benemerenze sono provviste di un nastro bianco largo mm. 37 con una banda rossa centrale di mm 10.
La medaglia coniata in metallo dorato è di mm. 32 di diametro ed è munita di un’attaccatura a forma di trapezio isoscele. Sul fronte lato sinistro è riprodotta in rilievo una simbolica figura femminile che sorregge con una mano una lampada accesa; a destra la leggenda "omnia vincit caritas".
Nel verso della medaglia, la dicitura Croce Rossa Italiana in rilievo sormontata da una piccola Croce dello stesso metallo circondata da due rami d’alloro, in basso, anche in rilievo, l’indicazione del grado della ricompensa cioè Medaglia di 1a, di 2a e di 3a classe.

martedì 16 novembre 2010

Pullover con zip Area Base


Una delle ultime novità del settore di abbigliamento militare è certamente rappresentata dal pullover a zip Area Base che vedete qui raffigurato e disponibile nel solo colore verde oliva.

Si tratta di una maglia altamente traspirante in pile antipilling e spandex che garantisce una condizione termica costante anche in ambienti particolarmente freddi e umidi.

La cerniera a petto Mid converte facilmente il pullover a collo alto.

A fondo manica è predisposto anche il foro del dito pollice, utile alla protezione delle mani.

Il maglione Area Base è ideale per attraversamenti in zone di alta montagna, ghiacciai o per chi, a livello militare, deve disporre di un equipaggiamento che assicuri un'ottimale protezione termica del proprio corpo.

giovedì 4 novembre 2010

3° Reggimento Artiglieria Montagna


Il 3° Reggimento Artiglieria Montagna della Julia, ricostituito il 1° febbraio 1951, inquadrava il gruppo artiglieria montagna Belluno e il gruppo Controcarri. Nello stesso anno entrarono a far parte del reggimento il gruppo Conegliano, il gruppo Mortai Gemona (divenuto successivamente Gruppo Artiglieria Montagna "Udine"), il gruppo Osoppo e, nel 63, il gr. Pinerolo.

Il 3° reggimento artiglieria montagna, sciolto nel 1975, venne ricostituito il 10 ottobre del 1992. Il distintivo raffigura l'aquila ad ali spiegate che artiglia una b.d.f., differisce da quello prebellico solamente per il nastrino azzurro con i simboli delle due MOVM ottenute dal reggimento per le Campagne di Grecia e di Russia. Il motto "Nobis incedentibus rupes runt" significa "Di fronte a noi che avanziamo si spezzano ancora le rocce".

martedì 2 novembre 2010

Nastrino Campeggio Dux


L’Opera Nazionale Balilla, “per l’assistenza e l’educazione fisica e morale della gioventù”, fu istituita con la Legge n.2247 del 3 aprile 1926. Prendeva il nome da quel ragazzo genovese che, secondo la tradizione, aveva dato il via all’insurrezione contro l’Austria nel dicembre del 1746, scagliando la prima pietra nella sassaiola che costrinse un gruppo di soldati austriaci ad evacuare il rione di Portoria.

L’Opera Balilla diventò presto una macchina ben oliata che aveva come scopo la “costruzione” del consenso. Per preparare i futuri “fascisti” il regime coagulò la gioventù intorno a iniziative “sane e sportive” elargendo cospicui fondi e attuando un’attenta e capillare propaganda. Nei Comuni sorsero una dopo l’altra le “Case del Balilla”.

Annualmente l’ONB organizzava i “Campeggi DUX”, dove si alternavano le ore dedicate all’attività sportiva (atletica leggera, ginnastica, nuoto, scherma e così via) a quelle riservate allo studio (cultura fascista, storia romana, canto corale, ecc. Qui sopra è raffigurato il nastrino nel formato 40 mm.

Multiland Abbigliamento


Multiland costituisce essenzialmente una variante del modello italiano di colorazione vegetata ridefinita con una selezione di colori derivati dal MultiCam.

Questa mimetizzazine si rivela particolarmente adatta ad ambienti desertici, aridi ma anche autunnnali dove le colorazioni attenuate dei marroni e beige rendono questo pattern particolarmente efficace.

La versione multiland, quale mimetismo standard impiegato dai reparti speciali come il COMSUBIN, GOI, 9°, 17° RIAM, ecc., trova il suo spazio d'uso anche fra i giocatori e team di softair. Questa nuova linea trova eccellente riscontro anche in altre realtà europee (Spagna). La mimetica è realizzata con il tipico taglio AKU dei Marines e dei Reparti Speciali americani in tessuto antistrappo NyCo.

Le ginocchia dei pantaloni sono rinforzate e le tasche hanno una chiusura a velcro. Il pantalone a otto tasche è regolabile in vita grazie alle apposite cinghiette.

giovedì 28 ottobre 2010

Berretto Capo di Stato Maggiore Marina Militare


Il berretto si compone di un fusto sul quale vengono applicate la foderina di piquet bianco; internamente, nella parte cilindrica, è munito di una alluda di marocchino. La visiera è in cuoio naturale verniciata superiormente in nero e foderata inferiormente.

Lungo la fascia circolare del berretto è applicata una soprafascia damascata in seta recante sul fronte il trofeo, formato da un doppio ramo di alloro con la parte parte centrale costituita da uno scudo controdonato da una cordellina; sormontato da un corona turrita la cui base è di colore azzurro fatta eccezione del trofeo per gli ammiragli in cui la base è in velluto rosso. Nello scudo è rappresentata un'ancora su fondo di vellutto azzurro scuro.

La soprafascia per berretto è costituita da un nastro di seta damascata nera alto 33 mm. recante il disegno dell'ancora. I distintivi di grado sono costituiti da una trecciola dorata con passanti laterati costituiti da nastro ove sono riportate quattro strisce dorate larghe 9 mm.

giovedì 21 ottobre 2010

Asian Tiger Stripe Uniform


L' Asian Tiger Stripe camouflage è un mimetismo che è stato impiegato dalle forze militari americane nel periodo compreso fra il 1965 e il 1975 nei contest giungla della guerra del Vietnam del Sud in occasione di scontri a distanza ravvicinata. La peculiarità del Tiger Stripe risiede nel camuffamento a strisce strette caratterizzate da pennellate di verde e marrone alternate al nero.

Esistono almeno 19 varianti diverse e note di tiger stripe . Quello che esaminiamo in questo post è la versione asiatica, che venne successivamente impiegata anche dai militari delle Filippine e della Thailandia, Taiwan, Corea del Sud, Singapore, la Serbia e molto altro ancora.

mercoledì 20 ottobre 2010

Universal Camouflage Pattern


Fra le nuove dotazioni studiate per l'esercito degli Stati Uniti spicca ora anche l' Universal Camouflage Pattern digitalizzato. Il taglio ACU è stato ripreso dalle divise precedentemente fornite, compresa la BDU e la versione desertica Camouflage Uniform (DCU), che fino agli anni Ottanta hanno costituito l'uniforme standard dell'esercito americano.

Questo nuovo progetto di costruzione e soprattutto il diverso pattern mimetico rendono il modello sensibilmente superiore alle altre uniformi: l' Universal Camouflage Pattern (UCP), indicato talvolta anche come Army ACU Digital, è un camuffamento universale che comprende i colori blu, marrone chiaro e grigio digitalizzati per lavorare più efficacemente nei contesti desertici, boschivi e negli ambienti urbani.

Fra le caratteristiche interessanti di questa dotazione vi sono le fibre Lenzing FR lavorate con il Ny.Co., che rendono il modello ACU particolarmente resistente a fiamme libere, calori radianti, archi elettrici e metalli incandescenti. Questa peculiarità tenderà comunque ad attenuarsi a lavaggi ripetuti. L'ACU è costruito secondo specifiche militari (FQ / PD 04-05A) e invisibile all'infrarosso (NIR) compliant. L'uniforme è trattata con permetrina, un repellente per insetti che respinge zanzare, zecche, formiche, pulci e altri insetti.

La divisa è infine trattata con il Dupont Teflon per renderla resistente all'acqua e alle macchie. La giacca dispone di tasche inclinate sul petto, 3 slot portapenna / tasca matita in basso sulla manica, e tasche esterne e sono cucite secondo le specifiche militari (FQ / PD 04-04A).

martedì 12 ottobre 2010

Air Force Battle Uniform Tiger Digital


L'ABU, acronimo di Airforce Battle Uniform, allude alla nuova uniforme mimetica impiegata dall'Aviazione Militare Statunitense. A partire dal 2011, infatti, il presente modello BU sostituirà la tradizionale dotazione della BDU ancora in uso presso l'aviazione americana.

Il pattern, inteso come mimetizzazione ABU, è ispirato alla Tiger Vietnam, ma con la diversa caratteristica della semi-pixelatura e con la predominanza del blu ardesia.

La divisa da combattimento dell'aviazione statunitense è realizzata in tessuto antistrappo Nylon e Cotone ed è costruita secondo le tecnologie militari PD FQ-06-11b. Si compone di un camiciotto a quattro tasche, di cui due a soffietto (nella zona inferiore) e portapenna (lato sinistro). Il pantalone, rinforzato al cavallo, è munito di otto tasche con portapenna al lato sinistro, con chiusura a bottoni e alla vita con tessuto elasticizzato.

mercoledì 22 settembre 2010

Poncho Woodland Camo


Il poncho è un indumento esterno progettato in materiale impermeabile e antivento per mantenere il corpo caldo e asciutto durante la pioggia. Il poncho militare è essenzialmente un unico grande foglio di tessuto, munito di cappuccio per la protezione della testa, dotato di bottoni a pressione sulle estremità per essere chiuso ai lati, con ampie aperture previste per le braccia.

Poncho alternativi sono concepiti come oggetti di moda, hanno la stessa forma ma sono realizzati con diversi materiali e forniscono ugualmente calore pur rimanendo traspirante e comodi. Spesso sono composti in lana o filato o maglia.

I poncho vennero impiegati per la priam volta a livello militare nel 1850 da Aaron Fletcher; erano in materiale lattice impermeabile e furono ufficialmente approvati nel corso della Guerra di secessione americana, sia come abbigliamento che come telo antipioggia sotto il quale proteggersi durante la notte. Originariamente previsti per i corpi di cavalleria, sono stati ampiamente utilizzati dalla fanteria

Al termine della guerra civile, ai corpi militari americani impegnati nella guerra ispano-americana del 1898 venne rilasciato il poncho impermeabile di tela gommata. Con l'entrata in guerra degli Stati Uniti nel primo conflitto bellico i marines preferirono l'impermeabile in luogo del tradizionale poncho sporadicamente impiegato come temporaneo rifugio di fortuna.

Poco prima della seconda Guerra Mondiale, al poncho furono apportate sensibili migliorie di costruzione, incorporando materiali più leggeri e un cappuccio con coulisse richiudibile con coulisse.

I Poncho furono ampiamente utilizzati dalle forze armate statunitensi durante la seconda guerra mondiale. Nel corso del 1950, furono realizzati in nylon leggero ed altri materiali sintetici sono stati sviluppati a livello militare. Il poncho è rimasto in servizio da allora come accessorio standard in campo militare impiegato come rifugio di fortuna, ma anche da cacciatori

giovedì 2 settembre 2010

Medaglia per le Madri Prolifiche


Nella sua ricerca di "nascite, ancora nascite", la dittatura oscillava tra riforme e repressione, tra l'incoraggiamento dell'iniziativa individuale e l’offerta di concreti incentivi statali.

L’ONMI, ossia l’Opera Nazionale Maternità ed Infanzia, rappresenta meglio di qualsiasi altra iniziativa questo lato riformista. Esso si occupava principalmente delle donne e dei fanciulli che non rientravano nelle normali strutture familiari. Altre riforme riguardarono le esenzioni fiscali concesse ai padri con famiglie numerose a carico, i congedi e le previdenze statali in caso di maternità, i prestiti concessi in occasione di nascite o matrimoni, nonché gli assegni familiari erogati ai lavoratori stipendiati e salariati.

Le misure repressive compresero invece il fatto di trattare l’aborto come un crimine contro lo Stato, la messa al bando del controllo delle nascite, la censura sull’educazione sessuale e una speciale imposta sui celibi. Si potrebbero includere inoltre gli avanzamenti di carriera previsti per i padri con famiglie numerose a carico, una misura che, considerati gli alti tassi di disoccupazione, si mostrò punitiva tanto verso le donne quanto verso gli uomini "morbosamente egoistici", cioè scapoli o sposati senza prole.

La politica demografica fascista sviluppò una doppia faccia. Da una parte fu energicamente normativa. Gli esperti consideravano le donne "mal preparate alla sacra e difficile missione della maternità, deboli o imperfette nell’apparato della generazione" e soggette pertanto a generare una prole "anormale". Per correggere questi vizi lo Stato fascista ambiva a modernizzare il parto e la cura dei figli. D’altra parte l’eugenetica fascista giustificava una politica di non intervento almeno riguardo ai cittadini più poveri.

Se l’obbiettivo era di aumentare le nascite, le riforme sarebbero state non solo costose ma persino controproducenti. Un tenore di vita più alto avrebbe potuto spingere la famiglia di un impiegato ad avere un secondo figlio, considerazione che giustifica la sollecitudine con cui la dittatura trattò il ceto medio impiegatizio.

Nelle famiglie contadine lo stesso miglioramento avrebbe solo incoraggiato aspettative eccessive, facendo assumere anche a loro la mentalità calcolatrice che induceva le famiglie urbane a limitare le nascite.

Le donne italiane, soprattutto quelle appartenenti alla classe operaia urbana, volevano avere meno figli. Per raggiungere lo scopo le donne praticavano la pianificazione familiare come potevano, ricorrendo principalmente all' aborto. Nonostante i draconiani divieti quest'ultimo divenne alla fine degli anni ‘30 la forma di pianificazione familiare più diffusa.

Dal momento che gli aborti erano tutti clandestini, sia che fossero praticati da medici "professionisti", sia dalla "comare" del quartiere, le donne correvano alti rischi d'infezioni invalidanti, di danni fisici permanenti e anche di morte

mercoledì 1 settembre 2010

Urban Camo


Il camuffamento sperimentale urbano per le uniformi da combattimento ( BDU ) è stato sviluppato attorno alla metà degli anni 80. Il modello si compone di tre tonalità di grigio disposti nello schema a chiazze, analogamente al woodland camo, per rendere più difficile l'individuazione dei Marines in tali ambienti urbani.

Come per tutti i modelli di BDU , gli urban camo sono stati realizzati in rip-stop. Il modello non è mai stato ufficialmente adottato e da allora è stato sostituito dal nuovo MARPAT camouflage pattern.

Il modello è stato ufficialmente dismesso poichè il colore nero non si trova comunemente in natura: attraverso la visione notturna, il nero puro, appare eccessivamente scuro creando un contrasto elevato di immagini indesiderate.

sabato 21 agosto 2010

La Stupida Italiana


Ecco le immagini del berretto da fatica con fregio del Corpo Automobilistico, la cosiddetta "stupida" confezionata in tela verde oliva in uso negli anni 70-80 con la tipica caratteristica della visiera molto ampia.

La stupida italiana nasce quando venne adottato, ai tempi del grigioverde, un berretto da fatica da portare in alternativa al capello alpino. La sagoma era simile ai "due pizzi" o a quello che chiamiamo modello norvegese. Da allora il termine è rimasto per indicare i vari berretti con visiera ampia.

E' probabile che in origine fosse poco gradito rispetto all' amato cappello con penna e che assomigliasse ai berretti dei matti in manicomio.

giovedì 12 agosto 2010

Tuta Operativa del Corpo Forestale


Il Corpo Forestale dello Stato, istituito nel 1822, è il corpo armato costituito da un organico di 8500 unità cui sono affidati compiti di polizia, nonchè di tutela del patrimonio boschivo italiano. Provvede alle opere di rimboschimento, bonifica e sistemazione dei bacini montani, al miglioramento e alla difesa tecnico-economica dei boschi e dei pascoli di montagna, all'amministrazione e alla gestione delle foreste demaniali.

L'uniforme da campagna è costituita dalla tuta operativa grigio verde e berretto modello "pasubio", impiegata nei servizi di campagna ed in attività operativa.
La giacca è munita di controspalline per l'inserimento di gradi tubolari e quattro tasche anteriori con chiusura a mezzo bottoni a pressione e martingala al girovita, gomiti rinforzati.

Il pantalone, a quattro tasche con ginocchio trapuntato e rinforzato, ha la fascetta elasticizzata in vita e zip al fondo.

Nella versione estiva la giacca è sostituita da una polo grigia con profilature verdi, mentre le calzature sono stivaletti anfibi in pelle nera;

lunedì 9 agosto 2010

Mostrine Divisione Acqui


Nel settembre 1943 la divisione Acqui, forte di circa 11.000 uomini, al comando del Generale A.Gandin, rifiutò di lasciarsi disarmare dai tedeschi, arrendendosi dopo aspra lotta e strenua resistenza (durata dal 15 al 22 settembre) solo in seguito al massiccio intervento dell'aviazione germanica. Oltre ai numerosi caduti in combattimento, 341 ufficiali e 4.750 soldati superstiti e fatti prigionieri furono passati per le armi dai tedeschi, contro ogni norma di guerra.

La maggior parte degli ufficiali italiana venne fucilata presso capo San Teodoro il 24 settembre. Successivamente perivano altri 3.000 uomini che stavano per essere trasferiti ai campi di concentramento per urto delle navi-trasporto su mine.

In complesso a Cefalonia la divisione Acqui ebbe 9.000 morti fra gli uomini di truppa e 406 ufficiali uccisi, quasi il totale dei suoi effettivi. Fra questi,vennero fucilati i generali Gandi e Gherzi, comandante la fanteria divisionale.

Alle bandiere dei tre reggimenti (17°, 18° e 317°) costituenti la divisione fu assegnata la medaglia d'oro, assieme a tredici medaglie d'oro individuali.

venerdì 6 agosto 2010

Marpat USMC


Mar.Pat., acronimo di Marine Pattern, è la colorazione mimetica attualmente in uso al Corpo dei Marines degli Stati Uniti che, nel 2003, hanno abbandonato il tradizionale mimetismo woodland camo per approdare a questa innovativa texture frastagliata che, scomponendo in pixel la colorazione nera/verde oliva/marrone/coyote brown, mira a impedire la rilevazione della presenza umana all'uso di raggi infrarossi.

Lo schema del Marpat trae spunto dalla tecnica geometrica dei frattali, poichè riproduce all'infinito un agglomerato di pixel che cambia fisionomia solo se misurato su scale di misura diverse.

Gli studi di laboratorio hanno permesso di stabilire l'estrema efficacia di questo micro-pattern che, a parità di distanza e di condizioni ambientali, attenua del 20% la percezione visiva della presenza marpat, rispetto le tradizionali colorazioni a grandi macchie.

Il nome, lo schema e le tecniche di produzione del marpat sono brevettate dai Marines e il dato qualificante della genuinità del prodotto è il logo dei Marines (EGA), ricamato sulla tasca pettorale sinistra, e la sigla USMC sovraimpresso sulle trame del tessuto in Nylon-Cotton con cui è realizzato il completo.

mercoledì 4 agosto 2010

Fondina Shockwave Concealment


La fondina Shockwave è la serie più avanzata di fondine in polimero stampato ad iniezione, ha una estrema facilità d'uso, di estrazione e al tempo stesso offre anche un efficace sistema di sicurezza.

Il materiale polimerico è altamente resistente all’abrasione, agli urti e a tutte le condizioni atmosferiche. La fondina Shockwave è disponibile in due versioni:
• aperta sopra, più adatta per un uso in abiti borghesi e quindi di occultamento, con il solo sistema di sicurezza che agisce sul ponticello.
• chiusa sopra, adatta ad un’ uso professionale in divisa o in abbigliamento tattico con il doppio sistema di sicurezza che agisce sia sulla parte superiore dell’ arma sia sul ponticello. 100% Made in Italy. Il sistema shockwave concealment di sicurezza automatico sul ponticello è brevettato. All’inserimento dell’arma in fondina la sicura entra automaticamente, mentre per l'estrazione basterà premere con il dito la leva situata al di sotto dell’ impugnatura. Molla di ritenzione sulla canna e doppio kit passante incluso.

La fondina Shockwave è concepita per i seguenti modelli di arma: Beretta 92/96/98/Brigadier Auto 5", Glock 17/22/31/37 Auto 4 1/2" Glock 19/23/25/32/38 Auto 4" Heckler & Koch USP Compact/P2000 Auto 3 1/2" Heckler & Koch USP Standard Auto 4 1/4"

Distintivo Encomio Solenne Polizia di Stato



Nel novero delle Ricompense riconoscibili al Personalie di Polizia (D.P.R.n. 247 del 7/6/1999) spiccano gli encomi solenni che vengono conferiti in relazione ad eventi connessi a servizi o ad attivita' di Polizia giudiziaria e di soccorso pubblico a coloro che, offrendo un contributo determinante all'esito di
operazioni di particolare importanza o rischio, abbiano dimostrato di
possedere spiccate qualita' professionali e non comune determinazione
operativa.

Al personale interessato viene rilasciato un attestato su segnalazione del questore della provincia in cui sono avvenuti i fatti, in relazione al rapporto del dirigente dell'ufficio o reparto e, per il personale in servizio presso il Dipartimento della pubblica sicurezza, del direttore del servizio o ufficio di livello equiparato.

Alla proposta, recante la descrizione dell'evento e corredata da tutti i documenti necessari per un'esatta valutazione del merito, e'allegata una scheda nominativa le cui caratteristiche sono determinate con provvedimento del Capo della Polizia.

La proposta deve essere formulata tempestivamente e, comunque, non oltre tre mesi dalla conclusione dell'operazione, servizio o attivita' cui la stessa si riferisce.

lunedì 2 agosto 2010

Bersaglieri




I Bersaglieri sono componenti di un reparto speciale di fanteria meccanizzata appartenente alle truppe corazzate italiane.

Istituito nel 1836 dal capitano A. La Marmora come corpo di tiratori scelti addestrati per veloci spostamenti, furono impiegati per la prima volta nella battaglia di Goito l' 8 aprile 1848.

I Bersaglieri godono di grande popolarità anche per la fanfara di soli ottoni, che si esibisce suonando a passo di corsa e per lo spettacolare copricapo ("vaira") nero ornato da piume di gallo bronzate a mano. Il piumaggio veniva usato sia come protezione dal sole per l'occhio destro, impiegato per mirare, sia per la mimetizzazione: infatti quasi tutti i cacciatori dei vari eserciti, all'epoca della formazione del corpo, ricoprivano il berretto di penne e pennacchi per mimetizzarsi meglio.

sabato 31 luglio 2010

Beauty Case Vegetato


Le vacanze sono alle porte, chi al mare, chi in montagna .... Fra le valigie o zaini che organizziamo può essere comodo un ampio Beauty case da viaggio dove riporre i propri accessori: saponette, pettine, rasoio, dentifricio, schiuma da barba, shampoo e profumi possono trovare l'ideale collocazione in questo porta Beauty che, con chiusura a zip, si compone di due parti.

Internamente, la parete superiore contiene una tasca interna, uno specchietto e sei asole posizionate orizzontalmente.

Nella zona inferiore abbiamo disponibile una tasca interna e 5 contenitori per l'alloggiamento di accessori garantendo una rapida individuazione di ogni nostro prodotto. L'utility è accessoriata di catenella in metallo con fermo a gancio quadro per essere appesa verticalmente.

Cos'altro aggiungere per chi si accinge alle vacanze ? Buon Viaggio !!

venerdì 30 luglio 2010

Zaini Militari Tattici


Per gli appartenenti alle Forze Armate o per gli amanti dell'outdoor gli zaini sono ormai parte integrante di escursioni o di missioni estere.
Costruiti in nylon 1000 Denier gli zaini sono oggi concepiti per soddisfare le esigenze più svariate: le possibilità di carico possono variare dai 10/15 litri (per i c.d. zaini monospalla) fino ad oltre 100 litri, equivalenti per dimensioni e misure ai bauli da imbarco.

Le parti dorsali sono preformate per dare all'operatore massimo comfort e la cerniera, laddove prevista, permette di inserire una piastra balistica o di sistemi di idratazione. Gli spallacci sono imbottiti e regolabili in altezza tramite cinghie e fibbie fastex.

Gli zaini sono per lo più composti da un comparto principale completamente apribile mediante cerniera silenziata e da una o più tasche laterali. E' qui che rivestono particolare importanza i passanti MOLLE che permettono l'integrazione con ulteriori utility.

L'equipaggiamento interno agli zaini viene tendenzialmente organizzato posizionando - nella zona più sottostante - materiali specialistici (come corde, scarponi da trecking,D6NJWRBJHJ4D, ecc.) per passare immediatamente al di sopra agli accessori (attrezzi multiuso, borracce, bicchieri e tazze infrangibili)e quindi al vestiario (pantaloni, magliette biancheria).

Sopra agli indumenti si posizionerà il cibo e l'acqua e nella zona superiore il sacco a pelo.

giovedì 29 luglio 2010

Abbigliamento Tiger Stripe


Tigerstripe è il mimetismo che è stato studiato su contesto giungla - per distanze ravvicinate - durante la guerra in Vietnam per i Berretti verdi, LRRPs , SEAL e altre forze d'elite americane. La terminologia deriva dalla somiglianza della tigratura a strisce strette su tonalità di verde e marrone con sfumature nere stampate su tinta oliva o kaki più chiare.

Il mimetismo pare che derivi dal pattern francese pattern (TAP47).
Esistono molte varianti sul tema del mimetismo tiger stripe: se ne contano almeno 19 versioni diverse nelle prime bozze dei modelli tiger, mentre a lavoro definitivo non è chiaro se i modelli di stampa diversi comprendano variazioni di colore di un altro paio di modelli stampa.

Ignoto è l'autore del primo modello tigerstripe, costituito da sessantaquattro strisce.

L'Esercito francese ha utilizzato un modello molto simile a quello usato in Vietnam ; allo stesso tempo l'Esercito britannico ha impiegato un modello simile in Birmania (SAS Smock / Denison Smock ). Le Forze Armate vietnamite hanno successivamente continuato ad usare questo pattern ed una variante è stata successivamente adottata dai Rangers vietnamiti (Biet đồng Quan) e dalle locali Forze Speciali (Luc Luong Đặc Biet).

mercoledì 28 luglio 2010

NTM - Iraq Nato Training Misson



In conformità alla risoluzione 1546 del Consiglio di sicurezza dell'ONU è istata istituita nel 2004 la NATO Training Mission- Iraq ( NTM -Iraq) su richiesta del governo provvisorio iracheno . La missione non è di combattimento, ma mira all'attività di formazione e coordinamento attraverso le forze NATO e alla conecessione di attrezzature militari. L'obiettivo della NTM -Iraq è quello di aiutare il Paese a sviluppare una stabile e durevole situazione di sicurezza democratica .

Per rafforzare questa iniziativa , la NATO sta lavorando con il governo iracheno in un quadro di cooperazione strutturato per sviluppare la relazione a lungo termine dell'Alleanza con l'Iraq.

Mentre la NATO non ha un ruolo diretto nella forza internazionale di stabilizzazione che è stato in Iraq dal maggio 2003 , è aiutare il governo iracheno costruire la capacità di garantire, con i propri mezzi , le esigenze di sicurezza del popolo iracheno .

NTM -Iraq ha dato un contributo tangibile alla ricostruzione della leadership militare in Iraq e allo sviluppo del Ministero iracheno della Difesa e forze di sicurezza irachene (ISF ).

Nel 2007 , le forze alleate hanno deciso di estendere il loro aiuto nella formazione di gendarmeria della polizia federale, al fine di colmare il divario tra l'attività di routine svolta dalla polizia di routine e le operazioni militari. Nel dicembre 2008 , su richiesta del primo ministro Al-Maliki , la NATO ha anche ampliato la missione ad altri settori tra cui la formazione della marina e l'aria di leadership , la riforma della difesa, il potenziamento di istituzioni di difesa e le armi leggere e di piccolo responsabilità armi.

martedì 27 luglio 2010

Basco Aviazione Esercito


L'Aviazione dell'Esercito è costituita dai reparti che per le esigenze di controllo più immediato impiegano elicotteri da trasporto o da attacco oltre che velivoli ad ala fissa con i quali svolgere attività di controllo, ricognizione, esplorazione, collegamento e combattimento.

L'Aviazione dell'Esercito svolge quindi attività di supporto aderenti alle forze di terra; non svolge quindi operazioni di supremazia aerea poiché attività peculiare dell'Aeronautica Militare.

L'Aviazione dell'Esercito (AVES) è dunque affidata completamente a personale dell'Esercito. Tale caratteristica permette un più intimo collegamento fra le truppe operanti a terra e quelle del cielo, che sono perfettamente a conoscenza dei sistemi e degli scopi che le prime si ripromettono.

Il ritmo operativo e le accentuate esigenze di comando, di collegamento e di manovra in ampi spazi trovano pertanto nell'AVES uno strumento di altissime prestazioni.

sabato 24 luglio 2010

Lettera al Colonnello Tucker


Nel dicembre 1944 il Colonnello Tucker comandava il campo 365 P.O.W. di Londiani. Il 16 dicembre fu affisso all'albo del campo un ordine del connello che faceva obbligo ai prigionieri del campo di non salutare più romanamente, ma portando la mano alla visiera, secondo l'uso del R.Esercito; di togliere i fascetti dal bavero delle giubbe e di sostituirli con le stellette; di togliere dai posti-letto e da tutti i locali le effigie del Duce.

Si minacciava che - in caso di disubbidienza - l'intero campo sarebbe stato punito con la soppressione di qualsiasi miglioramento di vitto e di sigarette fino alla chiusura dello spaccio del campo. Il vitto sarebbe consistito nella sola razione del pane alternata, di tre giorni in tre giorni, con una razione di viveri ridotta.

Per due mesi e mezzo l'ordine fu disobbedito e la punizione regolarmente applicata fino alla minaccia di più gravi e letali inasprimenti della punizione. Ciò nondimeno non fu una capitolazione: il comando inglese consentì che ogni prigioniero conservasse lo status che aveva al momento della cattura e gli appartenenti alla Milizia poterono conservare i fascetti.

Pubblichiamo la lettera che rimase affissa per un paio di settimane nei locali di entrame le mense del campo nella convizione che qualunque sia il credo politico o l'ideale di appartenenza, non esista oggi più quell'adesione ai valori come appare in questa nota.

Deutsches Sportabzeichen


Prima di conseguire qualsiasi tipo di brevetto, il militare tedesco deve superare le prove selettive del Deutesches Sportabzeichen.

Si tratta essenzialmente di 5 prove sportive: nuovo, corsa scatto, corsa mezzofondo, salto in alto e lancio del peso. Tali prove riassumono le qualità ginnico-sportive che un Militare deve possedere: acquaticità, scatto, resistenza, agilità e potenza. All'interno di ogni disciplina è possibile scegliere fra diverse prove e tararle in funzione dell'età.

Tale Brevetto è rilasciato da un organismo governativo, il Deutscher Sport Bund (che effettua prove similari per diversi organismi statali, tra cui scuole, università, ecc.,)al quale si rivolgono anche le FF.AA Tedesche che, al conseguimento dle Brevetto rilasciano il relativo nastrino indossato sull'uniforme (sopra la pattella del taschino sinistro).

L'ottima cooperazione con la Reservistenkameradschaft Simbach a.Inn. (Reparto di Riservisti della Bundeswehr tedesca) ha permesso di chiedere ed otteenere di effettuare le prove sportive in Italia.

venerdì 23 luglio 2010

Polo Esercito Italiano



L' Esercito Italiano si dota della nuova Polo in 100 % cotone a 3 Bottoni, con bordino tricolore alle maniche e al colletto ove sono ricamate le stellette oscurate a 5 Punte .

Sulla manica sinistra è ricamato lo scudetto Italia, mentre sul lato cuore sono previsiti il portagrado in velcro e la Targhetta con logo Esercito .

Sulla schiena è ricamata, a caratteri maiuscoli, la scritta ESERCITO ITALIANO. La polo è indossata durante la stagione stagione estiva in abbigliamento mimetico ed è in aggiunta alla tradizione TShirt Verde Oliva a maniche corte.

giovedì 22 luglio 2010

Incursori della Marina


Il Comando Subacquei ed Incursori (noto anche con l'acronimo di COMSUBIN) è il Raggruppamento della Marina Militare incaricato anche di svolgere le operazioni di guerra non convenzionale in ambiente acquatico.

La sede del raggruppamento è situata al Varignano, il promontorio che costituisce l'estremita' ovest del porto di La Spezia e subito ad est di Porto Venere.

Il G.O.I., assieme al reggimento "Col Moschin" dell'Esercito, al "GIS" dei Carabinieri ed alle nuove Forze Speciali dell'Aeronautica (Incursori) costituiscono le forze speciali delle Forze Armate italiane (FFAA) dipendenti dal Ministero della Difesa, differenziandosi dalle forze speciali di altre organizzazioni alle dipendenze di altri Ministeri (ad esempio i NOCS della polizia, alle dipendenze esclusive del Ministero degli Interni).

Il personale è interamente professionista e l'addestramento è molto difficile, in modo da garantire elevati standard operativi.

mercoledì 21 luglio 2010

Investigatore Economico Finanziario della Guardia di Finanza


Si tratta della nuova figura professionale selezionata fra i sottufficiali della Guardia di Finanza che, superando il corso organizzato dalla scuola di polizia tributaria di Ostia, maturano una specifica capacità investigativa nelle discipline giuridiche, economiche e finanziarie.

L'esistenza di paradisi fiscali e di scatole cinesi societarie ha infatti determinato la necessità di selezionare ispettori specificamente addestati nel settore, ponendosi quali referenti in settori di particolare complessità.

Con il conseguimento della certificazione ISO 9001, la scuola della GdF assume criteri di funzionamento più simili a quelli di un'azienda che di una caserma.

La cerimonia formale di consegna dei diplomi assomiglia alla proclamazione di laurea in economia aziendale con l'elaborazione di tesi, sotto forma di progetti di ricerca in materia economico-giuridica.

sabato 17 luglio 2010

Frecce Tricolori


Davanti ad un importante cornice di puhblico all'aerobase di Udine - Rivolto, l'Aeronautica Militare si riunirà a celebrare il prossimo 11 e 12 settembre il cinquantesimo anniversario delle Frecce Tricolori con ospiti le pattuglie acrobatiche più importanti del mondo.

Un festeggiamento importante per il 313° Gruppo AddestramenteoAcrobatico PAN-Frecce Tricolori, che nasce nel lontano 1960 per volontà dell'Aeronautica di creare un gruppo permanente per l'addestramento acrobatico collettivo dei suoi migliori piloti che ancora oggi vengono selezionati fra il personale di volo che abbia maturato più di 1000 ore di volo e abbia aderito al programma addestrativo di inserimento graduale.

L'organico composto da 9 elementi più il solista si avvale ancora oggi del velivolo MB 339 Aermacchi, monomotore biposto da addestramento avanzato e da appoggio tattico leggero adattato alle specifiche esigenze delle Frecce Tricolori, essendo sprovvisti dei serbatoi alari che impedirebbero le evoluzioni aeree.

Una curiosità: il classico fumo tricolore è una miscela di olio di vaselina e pigmenti non inquinanti e la fuoriuscita di tale composto avviene attraverso un tubicino posto nello scarico posteriore dell'aeroplano.

Maggiori informazioni su questo articolo sono dispononibili nel seguente link: http://www.tuttomilitare.it/cappellino-frecce-tricolori.asp

Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli


La Brigata di Cavalleria "Pozzuolo del Friuli" costituisce oggi l'unica Brigata di Cavalleria dell'Esercito.

Attualmente dislocata nel Triveneto, negli ultimi anni ha partecipato in ambito nazionale a numerose missioni di ordine pubblico con le operazioni Santa Barbara, Domino e Strade sicure ed è stata impegnata anche in numerose attività addestrative e operative all’estero, maturando notevole esperienza in campo internazionale nei territori della ex Jugoslavia e, più recentemente, in Afghanistan, Iraq ("Antica Babilonia) e in Libano, nell'operazione Leonte in cui opera con i mezzi blindo Centauro, Puma, i veicoli da combattimento Dardo e i nuovissimi mezzi VTLM.

Lo stemma araldico simboleggia in posizione da combattimento un catafratto, il corpo di un guerriero a cavallo protetto da un' armatura pesante

giovedì 15 luglio 2010

Sovrano Militare Ordine di Malta


L'Ordine, che raccolse e raccoglie ancora oggi l'elite della nobiltà moderna, risale all'XI secolo. Verso il 1020 alcuni negozianti di Amalfi, a causa dei loro traffici, si stabilirono in Terra Santa riuscendo ad ottenere dal califfo di Egitto Romansor-Moustesaph il permesso di erigere due chiese presso il Santo Sepolcro e un importante salvacondotto che concedeva a tutti i commercianti di Amalfi di commerciare liberamente nei mari soggetti al Califfo.

Riuscirono pure a costruire due ospedali per i pellegrini e per gli infermi cristiani che si recavano a visitare il Santo Sepolcro Le due cappelle furono intitolate a Santa Maria delle Latine per gli uomini e a Santa Maria Maddalena per le donne. Arrivarono monaci cassinesi per celebrare i divini uffici e si unirono ai primi ospitalieri un gran numero di mercanti e sacerdoti.

Il primo Superiore della nuova istituzione fu Gerardo di Tonco, menzionato in un diploma del 1099. Fu proprio Gerardo (+1120) a fondare dopo la prima Crociata l'ordine ospitaliere di "San Giovanni di Gerusalemme" sotto la Regola di Sant'Agostino. Quasi subito i confratelli si dedicarono non solo a curare i pellegrini e i malati, ma diedero vita ad un'organizzazione in parte religiosa e in parte militare.

I nuovi statuti furono emanati nel 1121 ad opera di frà Raimondo de Puy d'Alvergna, che divenne il primo Maestro.
I Cavalieri dovevano, oltre ai tre voti di castità, povertà ed obbedienza, anche obbligarsi a concorrere con la loro persona alla difesa della Chiesa, combattendo gli infedeli. Così l'Ordine divenne "persona mixta", insieme religiosa e militare.

Secondo alcuni, l'Ordine fu approvato da papa Gelasio nel 1118; secondo altri, nel 1120 da papa Callisto II.

martedì 13 luglio 2010

Crest Gruppo Acquisizione Obiettivi


I compiti delle Unità di Acquisizione Obiettivi vengono svolti principalmente sul territorio nemico da piccoli nuclei che agiscono per via terrestre, aerea e/o anfibia.

Le attività, che possono protrarsi anche per una decina di giorni senza rifornimenti esterni, consitono
a) nella determinazione e valutazione degli obiettivi da acquisire;
b) nella direzione e controllo dell'itervento originato da sorgenti terrestri, aeree e navali, nazionali ed alleate;
c) nella valutazione degli effetti del fuoco su obiettivi acquisiti o battuti in altro momento da altre sorgenti.



La qualifica di Acquisitore Obiettivi e quindi di operatore in servizio presso il 185°, comporta il superamento di una serie di test fisici ed il completamento del corso di formazione.

Il naturale bacino di ricerca di Volontari per il Reggimento è la Brigata Paracadutisti anche se, in futuro, il personale di qualsiasi Ente o Reparto della Forza Armata potrà chiedere di essere sottoposto alla selezione per il Reggimento.

Tale selezione è comune per Ufficiali, Sottufficiali e Volontari e comprende:
almeno 36 piegamenti addominali in un minuto.
almeno 36 piegamenti sulle braccia (flessioni) in un minuto.
almeno sette trazioni alla sbarra in un minuto.
corsa piana, 2000 mt, in massimo 9'.
marcia, 7 km. con zaino da 20 kg. in massimo 1h.

Il Corso Basico, pratico e teorico, della durata di 6 mesi si svolge presso il reggimento e comprende le materie come addestramento al combattimento, topografia, armi, tiro, pratica di tiro, trasmissioni, nbc, pronto soccorso, riconoscimento mezzi e materiali, acquisizione obiettivi.

La fase successiva, di specializzazione, ha la durata di 5 mesi e comprende discipline inerenti riconoscimento mezzi e materiali, tecniche di sopravvivenza, trasmissioni, acquisizione obiettivi, resistenza agli interrogatori, esfiltrazione e fuga, osservazione del fuoco terrestre, osservazione del fuoco aereo.

Altri corsi presso Enti nazionali e stranieri completano la preparazione degli Acquisitori per quanto concerne le capacità di operare in particolari teatri, tecniche di combattimento e sopravvivenza, cooperazione con altre Forze Armate Italiane e straniere.

Distintivo Brigata Alpina Julia


Il distinvo triangolare della Brigata Alpina Julia, la cui stilizzazione evoca la "D" di "Divisione", fu ideato negli anni '40 per gli alpini reduci dai campi di prigionia sovietici.

Il distintivo, di cui esistono varie produzioni, divenne il simbolo del Comando della Julia ed è ancora in uso presso il personale del Comando Brigata.

sabato 10 luglio 2010

Stivaletti Militari Estivi in Thinsulate


Lo stivaletto militare che presentiamo è ideale per chi cerca uno scarponcino moda comodo e leggero per la stagione estiva.

Realzzato in cordura e pelle, è prevalentemente usato dal personale militare impegnato in attività d'ufficio, dai Servizi di Vigilanza e Sicurezza Privata e da chi presta attività di Soccorso 118.

Scelto per la sua duttilità e robustezza, è internamente foderato in THINSULATE, la microfibra termica che assicura piena traspirazione al piede.

Disponibile nelle misure comprese fra il 40 e 45, lo stivaletto militare in Thinsulate è la nostra nuova proposta.

venerdì 9 luglio 2010

Fregio Basco 183° Reggimento Nembo


Fregio da basco (dim. cm. 5,2 x 5,5) con numero ordinativo del 183° Reggimento Paracadutisti Nembo.

Il numero ha lo sfondo verde oliva poichè applicato sui baschi kaki. E' disponibile anche la sola pulce 183.

giovedì 8 luglio 2010

Tactical Vest in cordura Nera o Vegetata


 Jacket costruito in NYLON da 600 DENIER, studiato per offrire il massimo confort e traspirazione. Il tactical offre una regolazione sulle spalle con due fasce a velcro e, lateralmente, con sei cinghie a scorrimento e due D-RING per l'ancoraggio rapido di accessori.

Frontalmente è dotato di tre giberne porta serbatoi lato destro ed uno sul lato sinistro, accanto al quale è posizonata la fondina staccabile con velcro .
Una tasca portabussola e due tasche per proiettili posizionata sul lato sinistro, in alto ed una tasca giberna sul lato destro completano la dotazione anteriore.
Nella parte dorsale è dotato di maniglia di recupero dell'operatore in caso d'infortunio e del sistema di ancoraggio per accessori a MOLLE.

Internamente sono presenti due tasche a zip frontali, una tasca retroschiena per hydro-bag.