mercoledì 21 settembre 2011

Ordine al Merito Repubblica Italiana - OMRI



L' Ordine al Merito della Repubblica Italiana, istituito con Lggge n. 178 del 3 marzo 1951, è destinato a premiare coloro che, siano italiani o stranieri, abbiano acquisito speciali benemerenze verso la nazione.
La suprema dignità dell'Ordine è incardinata nel Presidente della Repubblica. L'OMRI è retto da un Consiglio, presieduto dal Cancelliere e composto da 14 membri, presieduta anch'essa dal Cancelliere.

Entro il 28 febbraio di ogni anno ciascun ministero è tenuto ad inviare alla Presidenza del Consiglio le segnalazioni individuali corredate dalle istruttorie e viene stabilito il numero massimo di onorificenze da conferire. La cifra viene stabilita tenendo conto di due criteri: uno limitativo, per restringere il numero di conferimenti ed evitare, quindi, una'inflazione di insegne; il secondo, orientativo, in cui si tiene conto delle persone meritevoli "già in nota" presso i vari uffici di onorificenze dei vari ministeri.

Le segnalazioni per la concessione possono essere fatte da membri del Parlamento, ministri, direttori generali dei vari ministeri, da associazioni o da un gruppo di cittadini.

Fissato il numero, la Presidenza del Consiglio terrà per sè una cifra elevata di conferimenti e ripartirà i posti disponibili fra i vari ministeri, secondo un concetto di divisione non equo, in quanto tiene conto del fabbisogno di ciascuno, privilegiando i Minsteri dell'Interno e della Difesa.

L'aspirante all'onorificenza, prima di essere posto in elenco, dovrà subire una serie di indagini dettagliate tramite le Prefetture.

L'inchiesta considera tutti gli aspetti della personalità dell'aspirante, compreso il "grado di estimazione" che gode nel suo ambiente. La relazione, che dev'essere precisa, deve anche offrire un giudizio motivato con la massima obiettività sull'opportunità di conocedere o meno l'onorificenza.

sabato 17 settembre 2011

Terremoto Abruzzo SMOM 2009


Il Sovrano Militare Ordine di Malta ha istituito recentemente la medaglia commemorativa con nastro per i suoi volontari che abbiano partecipato alle operazioni di soccorso post terremoto in Abruzzo nel 2009.

Il nastrino rappresenta nell'elaborato grafico i colori dello smom con i colori della regione Abruzzo, che ha registrato un bilancio definitivo di 308 morti, circa 1600 feriti di cui 200 gravissimi ricoverati negli ospedali di Teramo, Avezzano, Chieti, Pescara, Ancona, Roma, Rieti, Foligno e Terni.

Il terremoto è stato avvertito su una vasta area comprendente tutto il Centro Italia, fino a Napoli, causando panico tra la popolazione, e inducendola a riversarsi in strada. La regione più colpita è stata l'Abruzzo, seguita dal Lazio. Alcuni lievi danni sono stati riscontrati nella zona di Ascoli Piceno, nelle Marche. Secondo le stime inviate dal Governo Italiano alla Commissione Europea per accedere al Fondo Europeo di Solidarietà, il danno ammonta a circa 10.212.000.000 €, avendo il sisma colpito direttamente una città e non una semplice zona rurale.

La Protezione Civile dichiara colpita dal sisma un'area o cratere sismico che comprende tutti i comuni in cui il terremoto ha fatto sentire i suoi effetti dal 6º grado in su della Scala Mercalli, lista di comuni che viene poi allargata di qualche unità su protesta di alcuni che dichiarano di aver subito danni rilevanti.

Al 9 agosto 2009 secondo la Protezione Civile gli sfollati erano 48.818, di cui 19.973 presso 137 tendopoli (in 5029 tende), 19.149 in alberghi e 9.696 presso case private. A questi vanno aggiunte 273 persone presenti in 9 campi spontanei.

Al 14 novembre 2009 il numero degli sfollati risultava pari a 21.874, di cui 671 in 17 tendopoli, 13.224 presso strutture alberghiere (delle quali 8.832 fuori della provincia dell'Aquila) e 7.979 in case private. Vi sono poi 4.764 persone che hanno avuto una sistemazione nelle C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili) e 480 nei M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori).

Al 22 gennaio 2010 il numero degli sfollati risultava pari a 10.128, di cui 1.123 nelle caserme di Coppito e Campomizzi, 8.905 presso strutture alberghiere (delle quali 6.195 fuori della provincia dell'Aquila) cui vanno aggiunte le 12.056 persone che hanno avuto una sistemazione provvisoria nelle C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili) e le 2.362 che l'hanno avuta nei M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori).

Il sisma ha apportato danni notevoli al patrimonio storico-artistico di cui era particolarmente ricca la Città dell'Aquila: tutte le chiese (più di un centinaio), a partire dalle più importanti basiliche, sono state dichiarate immediatamente inagibili per lesioni o crolli importanti assieme a palazzi storici nel centro storico compreso il Forte spagnolo, uno dei simboli della città.

Alla luce dei danni e delle vittime il sisma risulta il 5º terremoto più distruttivo in Italia in epoca contemporanea dopo il Terremoto di Messina del 1908, il Terremoto di Avezzano del 1915, il Terremoto dell'Irpinia del 1980 e il Terremoto del Friuli del 1976.

sabato 10 settembre 2011

Corpo Militare Croce Rossa


Il corpo militare della Croce Rossa esplica le proprie attività istituzionali sia in tempo di guerra, sia in tempo di pace.

In tempo di guerra il Corpo militare Croce Rossa:

a) provvede all'assistenza, allo sgombero e alla cura dei feriti e delle vittime, tanto civili quanto militari;
organizza ed esegue misure di difesa sanitaria antiaerea;

b) disimpegna il servizio di ricerca e assistenza dei prigionieri di guerra, degli internati, dei dispersi, dei profughi, dei deportati e dei rifugiati;

c) svolge attività di assistenza sanitaria in relazione alla difesa civile.

In tempo di pace il Corpo militare:

a) provvede al mantenimento e alla gestione dei Centri di mobilitazione e delle Basi logistiche;

b) cura la custodia e il mantenimento delle dotazioni sanitarie;

c) addestra e aggiorna il proprio personale;

d) si occupa della diffusione del diritto internazionale umanitario e delle norme di pronto soccorso sanitario tra il personale delle FF.AA.;

e) concorre al servizio di assistenza sanitaria nel caso di grandi manifestazioni ed eventi, nonché per esercitazioni militari;

f) fornisce assistenza sanitaria alle FF.AA. e alle forze di Polizia nei Poligoni di tiro;

g) è impiegato in caso di calamità naturali o disastri con funzioni di protezione civile.

Per svolgere le funzioni di soccorso sanitario di massa, in guerra come in caso di catastrofe, il Corpo opera attraverso l'impiego di reparti, unità e formazioni campali, raggruppamenti e gruppi sanitari mobili, ospedali da campo attendati e baraccati, treni ospedali, posti di soccorso attendati ed accantonabili, reparti di soccorso motorizzati.

Gran parte del personale del Corpo militare è in posizione di congedo, ed è richiamato in servizio attivo, con precetto, al verificarsi di particolari esigenze di emergenza, ovvero per motivi di addestramento ed istruzione. Il personale che si trova in servizio permanente è quello numericamente sufficiente alla regolare gestione dei Centri di Mobilitazione e dell'Ispettorato Nazionale del Corpo.

Il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana ha come insegne caratteristiche le medesime del Corpo Sanitario dell'Esercito: la stella a cinque punte, il tondino bianco con la croce, i "bastoni" e la corona turrita.

Tali elementi, disposti in ordine diverso danno origine alle insegne di Medici Chirurghi, Farmacisti, Psicologi, Odontoiatri ed altro.

Per il personale di assistenza del Corpo Militare CRI, truppa e sottufficiali, l'insegna base è una stella a cinque punte sormontata dalla corona turrita; al centro della stella, in un disco bianco è riportata una croce rossa;
per gli ufficiali medici la stella è più piccola e poggia su due bastoni, ciascuno con un serpente avvolto, con la croce di colore rosso;
per gli ufficiali chimico-farmacisti, non è presente la stella ed i "bastoni" sono incrociati direttamente sotto il tondino, con la croce di colore rosso;
per gli ufficiali medici odontoiatri la stella è più piccola e poggia su due bastoni, ciascuno con un serpente avvolto, con la croce di colore rosso; incastonata tra i bastoni e le due punte inferiori della stella, è presente la lettera O;
per gli ufficiali psicologi è presente la stella di dimensione ancora inferiore la quale poggia sulla lettera greca lettera greca Ψ, psi; la croce presente nel tondino al centro della stella è di colore rosso.
Per gli ufficiali commissari, invece, il fregio è composto da un tondino recante una croce rossa al centro su sfondo bianco, poggiato su due rami d'alloro sormontati dalla corona turrita.