venerdì 18 febbraio 2011

Articoli Militari con l'art. 28 TULPS



"Sono un privato e vorrei acquistare articoli militari ..." "... posso comprare la sciabola di Cavalleria anche se non appartengo alle Forze Armate ?" "Quali sono le condizioni per acquistare un portafogli con placca della Polizia ? Vorrei regalare una sciabola a mio padre in congedo, cosa devo fare ? Vorrei comprare dei gradi da applicare sul berretto di mio nonno, come posso fare ? Mi piacerebbe collezionare oggetti militari, cosa devo fare ... ?"

Queste sono solo alcune delle innumerevoli richieste che quotidianamente riceviamo da utenti e appassionati che desiderano intraprendere una collezione personale di articoli militari senza voler infrangere le norme di legge.

Cerchiamo di esaminare in questo post il quadro normativo di riferimento e, più esattamente, l'iter da avviare per essere collezionisti qualificati di articoli militari.

La vendita di gradi, degli elementi di corredo delle uniformi, di placche e contrassegni di identificazione non è, infatti, liberamente accessibile per evitare che i cittadini possano essere tratti in inganno sulla qualità personale di chi li dovesse illecitamente indossare (tute mimetiche con stellette, gradi pettorali, placche identificative di operatori di polizia, ecc.).

L'art. 28 TULPS (Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza) già prevedeva che "sono proibite la raccolta e la detenzione senza licenza del Prefetto (delegato permanentemente dal Ministero dell'Interno) di uniformi militari o altri oggetti destinati all'equipaggiamento delle Forze Armate ...".

L'art. 1 ter comma 3 della legge 21/02/2006 nr. 49 ha modificato l'art. 28 TULPS sottoponendo all'obbligo di licenza prefettizia anche la detenzione dei contrassegni di identificazione in uso agli ufficiali e agenti di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria.

I contrassegni di identificazione sono tutti quegli oggetti ed accessori (es. placche metalliche di riconoscimento) idonei a identificare i pubblici ufficiali in borghese, quando cioè non vestono la divisa.

La licenza prefettizia di cui all'art. 28 è dunque necessaria non soltanto per la detenzione delle uniformi militari e relativi accessori delle Forze Armate e di polizia, ma anche per quelli dei Corpi e servizi di polizia municipale.

L'inosservanza di quest'obbligo, senza quindi la prescritta licenza, configura reato che l'art. 28 ultimo comma punisce con la pena della reclusione da uno a tre anni e con multa da 500 a 3.000 euro.

Per scongiurare questa eventualità, indichiamo ai collezionisti la soluzione qui a lato: 2 marche da bollo da 16,00 euro, da allegare alla domanda, preventivamente compilata come nel fac-simile qui indicato da presentare alla Prefettura del Comune di residenza, unitamente ad una copia del documento di identità, l'elenco dettagliato per quantità e tipologia degli articoli militari da autorizzare e dichiarazione di autocertificazione in carta semplice.

Nell'arco di 3,4 settimane circa, l'ufficio territoriale espleterà gli atti d'ufficio, accertando l'idoneità dell'interessato e acquisendo il parere favorevole del Comando Provinciale dei Carabinieri.

Il documento, oggetto di rinnovo biennale, sarà valido solo per i locali o per l'abitazione in cui s'intendono detenere gli articoli militari.

mercoledì 16 febbraio 2011

Stivaletto Magnum Elite Spider 8.0



Magnum Tactical Boots, marchio della celeberrima Linea Magnum, è una sub-divisione della Hi-Tec Sports, leader mondiale delle calzature di marca militare che - nei primi anni Ottanta - diede avvio all' Hi-Tec Magnum su specifica richiesta del Centro di Addestramento dell'FBI di Quantico, in Virgina (US).

Furono così prodotti gli stivaletti ultraleggeri di colore nero, costruiti grazie a nuove tecniche che hanno rivoluzionato il settore delle calzature militari.

Il successo di questo tipo stivaletti ha dato lo spunto a Frank Van Wezel & Co. per nuovi progetti di ricerca che sono culminati nello sviluppo del "Midnite" e dei successivi stivali in pelle Magnum.

E' sulla scia di questi successi che si inserisce il nuovo MAGNUM ELITE SPIDER 8.0, costruito in pelle minerale e di primo fiore, suola EVA midsole Vibram ® microsaldata anti-corrosione, antiscivolo e autopulente.

Lo stivaletto Magnume Elite Spider 8.0 ha una struttura Non-Metallic 3D2 Max Comfort a cellule con mescola ultraleggera cellula e traspirante. L' Elite Spider, con i suoi 500 grammi di peso, risulta l' anfibio più leggero disponibile in commercio con certificazione ISO EN 20347.

mercoledì 9 febbraio 2011

150° Anni Unità d'Italia



Sono molte le iniziative che si articoleranno sul territorio nazionale in occasione dei festeggiamento dei 150 anni dell'unità d'Italia e che culmineranno nella giornata del 17 marzo.
Spesso però sfugge il significato etimologico della parola Italia. Secondo l'ipotesi più accreditata il nome Italia ebbe origine dalla forma grecizzata italòi di Viteloi, nome di una tribù protoitalica della Calabria meridionale derivato presumibilmente dal nome locale del totem tribale, vitello.

Giunto ai romani presumibilmente attraverso la forma greca Italia, passò invece ad altre popolazioni italiche quali i lucani, gli irpini nella forma indignea ed è attestato direttamente nella forma sulle monete italiche del tempo della guerra sociale (91-88 a.C.).

Appare inconsistente la correlazione del nome Italia colo fatto che abbondasse di vitelli o l'ipotesi vitis (vite) con cui sarebbe stata chiamata dai Greci Enotria, "terra del vino".

All'inzio del 5° secolo a.C,, il termine Italia designava la Calabria meridionale, quindi si estese al territorio tarentino e campano e successivamente alla maggior parte della penisola.

Con la riforma amministrativa di Diocleziano, Corsica, Sardegna e Sicilia entrarono a far parte dell' Italia.

Nel medioevo il termine si riferiva sollo all' Italia settentrionale o a singole parti del territorio. Successivamente la denominazione venne acquisendo il significato linguistico e culturale e anche se dal punto di vista territoriale l' Italia continuò ad essere solo un'espressione geografica, si fece sempre più strada l'idea che ad essa dovesse corrispondere un'effettiva unità politica che venne realizzata nel marzo 1861 con la proclamazione del regno d'Italia.