sabato 25 giugno 2011

Cavaliere del Santo Sepolcro di Gerusalemme



Per le ammissioni all' Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme si richiedono particolari requisiti in quanto i Cavalieri e le Dame costituiscono un'autentica elite internazionale, divisa nelle varie Luogotenenze nazionali.

Vengono scelti tra persone di profonda e praticata fede cattolica, di specchiata condotta morale, che si sono rese particolarmente benemerite verso l'Ordine e le Opere Cattoliche di Terra Sante.

Le domande per l'ammissione devono essere corredate dai seguenti documenti in carta semplice.
Con riferimento alle ammissioni occorre:
- ) certificato relativo al sacramento del battesimo e della cresimae, per i coniugati, anche quello di matrimonio religioso;
) curriculum vitae (con i dati anagrafici, di residenza e di attività, titolo di studio ed eventuale servizio militare);
-) attestato del parroco;
-) nulla osta dell'Ordinario (vescovo di residenza);
-) attestato di benemerenza acquisita verso la Terra Santa;
-) certificato penale e carichi pendenti;
-) certificato di residenza;
-) certificato di nascita;
-) presentazione di due membri dell'Ordine.

In relazione alle promozioni occorre invece presentare:
-) certificato relativo al matrimonio religioso, se contratto dopo l'ammissione;
-) attestato del parroco;
-) nulla osta dell'Ordinario (vescovo di residenza);
-) attestato di nuove benemerenze acquisite successivamente all'ammissione o dopo l'ultima promozione verso la Terra Santa.

Ai membri dell'ordine è fatto divieto di appartenere a:
-) enti e sodalizi i cui caratteri, scopi e programmi siano in contrasto con la dottrina e gli insegnamenti della Chiesa Cattolica;
-) a pretesi Ordini o Istituzioni di asserito carattere cavalleresco non riconosciuti dalla Santa Sede o da Stati Sovrani.

Tutte le ammissioni partono dal grado di Cavaliere o Dama e l'età minima richiesta è di 25 anni.
Le promozioni possono avvenire solo dopo almeno 3 anni di permanenza nel grado inferiore.

Le proposte di ammissione, corredata dalla documentazione, vengono sottoposte dalle Luogotenenze alla Presidenza del Gran Magistero. Il Cardinale Gran Maestro, con apposito diploma da lui firmato e munito del suo sigillo e di quello dell'Ordine, decreta l'ammissione.
Il diploma di nomina viene successivamente inviato alla Segreteria di Stato Vaticana per essere munito del Visum e del Sigillo, dopo di che viene rimesso al Cardinale Gran Maestro.

Una volta ottenuta l'ammissione nell'Ordine il neofita, dopo aver firmato la promessa, deve ricevere l'investitura che può avere luogo presso il Gran Magistero o in altra sede stabilita dal Cardinale Gran Maestro.

sabato 18 giugno 2011

Uniforme Guardia di Finanza



Dopo un lungo periodo di studio e sperimentazione, la Guardia di Finanza ha adottato la nuova uniforme grigio-scuro che ha sostituito la tradizionale tenuta grigioverde del Corpo. La Guardia di Finanza, fino al 2007, era rimasta l'unica organizzazione militare nazionale ad indossare il colore che ha caratterizzato il Regio Esercito dal 1909 al 1946. Una tinta simile dell'uniforme è tuttora adottata dal Corpo Forestale dello Stato e da alcune polizie locali.

Alla base della scelta vi sono state varie ragioni: la prima, di carattere giuridico, è rappresentata dalla sentenza del tribunale amministrativo regionale che ne ha imposto la sostituzione poichè l'uniforme della G.d.F. era identica, per colore e foggia, a quella del Corpo forestale dello Stato, differendo unicamente per le mostreggiature; la seconda è di natura economica (la nuova uniforme è più resistente allo sporco e semplice da produrre).

Tale cambiamento ha lo scopo di conferire ai militari della Guardia di Finanza una immagine propria, inconfondibile ed elegante, ispirata a modelli già adottati da forze armate del passato.

La nuova tenuta, che per disegno e particolari è simile a quella che ha sostituito, è di un grigio più scuro (grigio antracite), inoltre presenta l'adozione delle controspalline (per apposizione gradi) movibili, mutuando il sistema dall'Esercito italiano e Carabinieri, permettendo di sostituire le stesse in caso di promozione a grado con sistemazione diversa rispetto al precedente status, evitando l'antipatica presenza dei buchi lasciati dai gradi precedenti, non ricoperti dalla superficie della nuova tipologia di grado ottenuto per anzianità, concorso o promozione.

Attualmente la nuova divisa è in corso di distribuzione ai militari del Corpo, mentre l'entrata in vigore dell'utilizzo su tutto il territorio nazionale è stata fissata alla data del 28 febbraio 2011

sabato 11 giugno 2011

Divisa Gala Uniformi da Cerimonia



La divisa gala o uniforme da cerimonia è entrata in servizio nei primi anni sessanta nelle varianti invernale, completamente nera, ed estiva, spezzata, composta da giubba bianca e pantalone nero. Le due tenute completate dal berretto nero comune ad entrambe, differivano per il panno usato per la confezione e per il numero di bottoni sulla giacca doppiopetto.
La versione invernale si è accompagnata, fino alla fine degli anni novanta, al cappotto di panno in castorino turchino, sostituito poi dalla mantella.

Nel 2005 la versione estiva spezzata è stata sostituita da una tenuta identica per foggia e colore a quella invernale. Inizialmente destinata ai soli Ufficiali è stata successivamente estesa a tutto il personale in Servizio Permanente.

Le insegne di grado portate sulle divise gala, per volontari in servizio permanente e Sergenti sono portate a livello omerale, ossia a metà del braccio fra gomito e spalla.

Le insegne di grado dei Marescialli sono costituite da barrette screziate portate orizzontalmente sulle maniche all'altezza del polso come per gli Ufficiali.

Gli Ufficiali inferiori portano un numero di travette pari a quello del corrispondente formato a stellette; la travetta più in alto compone un occhiello di forma ovale. Gli Ufficiali Superiori unisccono le tre travette ad una losanga più alta, posizionata sotto le trratte e che sostituisce la corona turrita.

Gli Ufficiali Generali portano invece le insegne di colore argento e alla losanga sostituiscono un tratto della "greca" che indossano anche nel formato su controspallina.

La categoria di appartenenza si evidenzia anche attraverso le fascette porta distintivo poste sulle spalle della giubba, composte da rettangoli con bordatura identica a quella dei tubolari, tranne che per gli Ufficiali Superiori che la portano doppia.

Nel riquadro delimitato dalla bordatura è applicato il simbolo dell'Arma o Corpo di specialità.

sabato 4 giugno 2011

Basco Verde Lagunari



L'urlo San Marco rieccheggia ancora nelle gole di Farah in Afghanistan a pochi giorni dall'ultimo saluto dei Lagunari che hanno concluso la propria missione assieme alla Brigata Julia.
Promossi a pieni voti - dice così il Comandante del Reggimento Giovanni Parmiggiani - che riporta a casa i suoi ragazzi che da poco indossano il nuovo basco verde Laguna.

"E' anche un simbolo di unione e fratellanza e di spirito di corpo che contraddistingue questo Reggimento in modo particolare rispetto agli altri. E' la prova che, oltre ad essere un reparto anfibio, sappiamo muoverci anche in altri ambienti, come quello montano-desertico presente in Afghanistan".
I Lagunari, che hanno solcato le onde del deserto, erano di stanza nel Sud del Paese, una delle zone più delicate perchè a maggiore densità di ordigni improvvisati.

"Abbiamo avuto diversi eventi, attacchi con razzi e l'ingresso di una persona non autorizzata nella base, ma ciò nonostante siamo riusciti a contenere il tutto senza perdite".

Il lavoro a fianco del popolo afghano, di cui hanno conquistato la fiducia, ha scongiurato molti pericoli. "Occorre acquisire informazioni utili per contrastare le minacce degli insorti. E' questo ciò che stiamo lasciando a chi subentrerà nella missione nei prossimi giorni".