martedì 14 dicembre 2010

Cappello Alpino


Una delle peculiarità nell'abbigliamento degli alpini è senza dubbio rappresentata dal cappello che sostituì il chepì della fanteria. Il copricapo era realizzato in feltro di forma tronco conica con cupola bombata e falda larga, fascia e sottogola in cuoio. Il fregio frontale era la classica stella a cinque punte in metallo bianco con numero della compagnia nel tondino.

Sulla sinistra vi era una coccarda tricolore, semicoperta dalla fascia in cuoio, con bottoncino centrale in metallo bianco e, al di sopra, un galloncino rosso a "V" rovesciata, sotto al quale era applicato il distintivo di grado (gallone rosso per caporali e caporal maggiori, d'argento per sottufficiali) sempre a forma di V rovesciata.

Compariva, infine, il primo elemento distintivo tradizionale degli alpini, la penna nera di corvo fissata dietro la coccarda, leggermente inclinata all'indietro.
Il cappello degli ufficiali era identico, tranne per la penna, d'aquila, e la mancanza del galloncino rosso, sostituito da galloncino di grado, sempre a V rovesciata.

Nella tenuta di marcia veniva portata sul cappello una copertura di tela bianca sulla cui parte anteriore era dipinto, in nero, il numero della compagnia.

Nel 1880 il fregio a stella del cappello fu sostituito da un nuovo modello in metallo bianco raffigurante l'aquila ad ali spiegate che sormonta una cornetta con al centro il numero del battaglione. Dietro la cornetta spuntava un trofeo di due fucili, una scure ed una piccozza incrociati, circondato da una corona di foglie d'alloro e di quercia.

La coccarda tricolore (precedentemente sul finaco sinistro del cappello) passò sul davanti, sottostante al fregio, mentre a sinistra venne applicata una nappina di lana rossa con ovale nero sul quale era ricamato in bianco il numero della compagnia.

Gli ufficiali adottarono in quel periodo un nuovo cappello di panno turchino scuro con visiera in cuoio nero e fascia in velluto nero filettata superiormente e inferiormente di panno scarlatto. Il cappello aveva una filettatura argentata sul bordo superiore e filetti verticali, due laterali ed uno posteriore. I galloni argentati di grado erano cuciti sulla fascia.

Il fregio di questo berretto completamente nuovo era ricamato in argento e rappresentava una corona reale sormontante una cornetta sovrapposta a due fucili incrociati.

Lo stesso fregio, ricamato in argento per sottufficiali e in lana rossa per la truppa, fu applicato anche sul berretto a due punte con visiera in sostituzione di quello raffigurante la stella.

E' nel 1906, con l'introduzione della nuova uniforme grigio verde che i cappelli alpini divennero di feltro colore grigio terra, a tesa larga con fascia in cuoio dello stesso colore del copricapo attrono alla cupola.

Sulla sinistra vi era un gallone verde a V rovesciata (d'argento per gli ufficiali), mentre al centro era posto il fregio raffigurante una cornetta e due fucili incrociati con sovrapposta un'aquila coronata, il tutto ricamato in lana verde per la truppa e in filo d'argento per gli ufficiali.

Il nuovo cappello più leggero del precedente consentiva all'alpino di sparare anche nella poszione "a terra" senza toglierselo.

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